Di Pasquale: «Multe ai varchi illegittime, non c'è cartello che lo spiega»

TERAMO – Alla polemica sulle migliaia di sanzioni notificate ai cittadini teramani per i transiti irregolari ai varchi della zona a traffico limitato in centro storico, si aggiunge adesso la "chicca" della presunta illegittimità «per violazione delle disposizioni contenute nel decreto del Garante per il trattamento dei dati personali del 8 aprile 2010 e per difetto di preventiva e corretta comunicazione sulle modalità di accesso alle Ztl». Lo sostiene il consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale, riferendosi alle oltre 14mila sanzioni notificate dal comando dei vigili urbani di Teramo. Secondo la Di Pasquale, il Comune di Teramo non ha ottemperato a quanto prescritto dal garante della privacy, è cioè all’obbligo di informativa sintetica da apporre, che nei pressi degli impianti elettronici posti sui varchi che delimitano le Ztl. «In sintesi i conducenti e i pedoni che transitano in aree dove sono attivi i varchi – dice il consigliere comunale – devono essere preventivamente informati della esistenza di impianti di videosorveglianza». Basterebbe una segnaletica che ritrae una telecamera con specifiche scritte, che invece sui varchi del centro storico teramano non ci sono. «Nessun varco – aggiunge Manola Di Pasquale – è munito di tale cartello, né di idonea segnaletica stradale che preavvisa l’esistenza di Ztl: per questo motivo le contravvenzioni elevate sono tutte nulle». Il Pd è critico anche sui tempi di introduzione delle modifiche all’accesso in zona a traffico limitato, approvate con regolamento del 26 febbraio ed entrate in vigore quattro giorni dopo senza alcuna pubblicità.